martedì 13 novembre 2012

Donald Evans



Donald Evans è un bambino che come tanti di noi viene affascinato dall'hobby del francobollo.
Ma oltre a collezionarli egli decide di crearli e di creare le nazioni che li hanno emessi.
Da adulto questa diventerà per lui un'arte e quando morirà a 31 anni nell'incendio di Amsterdam del 1977, i francobolli creati saranno più di 4000 con un altissimo prezzo di mercato. Ma andiamo per ordine.



 Negli anni '50 nel New Jersey il nostro Donald viene introdotto al francobollo da un suo vicino di casa, ma presto all'età di dieci anni decide di farsene dei propri.
Dalla sua fantasia nascono nazioni di cui narra la storia e le regole che la governano; descrive la sua geografia, la flora e la fauna che la popola e ovviamente decide la sua valuta.
Poi produce i francobolli, anche più emissioni, li cataloga, ne stabilisce il valore facciale e crea le perforature. Alcuni vanno a finire anche su busta e spediti.
Tutto però improvvisamente finisce all'età di 15 anni, quando il nostro personaggio ritorna ad essere un ragazzo “normale” a cui interessano le ragazze e il football. 




Lo ritroviamo a 24 anni impiegato in un studio di architettura a NewYork; qui entra in contatto con un gruppo di artisti a cui mostra le sue opere giovanili. Si decide di allestire una mostra che ha grande successo ed Evans pensa come il suo “hobby” possa dargli anche da vivere.
Si trasferisce ad Amsterdam e lì inizia la sua attività.



Le sue creazioni sono come delle vere emissioni con intere serie create; abbiamo ad esempio la serie dei mulini di Nadorp, nazione che ricorda l'Olanda.
Crea posti immaginari come Katibo o Jantar o le Tropides Islands con la rappresentazione della sua frutta esotica.
Nelle sue opere si contano 42 nazioni: Stein, sui cui francobolli ritroviamo passaggi delle opere di Gertrude Stein; Yetke, nazione del Nord Europa formata da iceberg popolati da orsi polari e Pasta, regione autonoma di Mangiare.

Ovviamente il tutto è lontano da una visione convenzionale del francobollo e per noi rimane una mera curiosità, una di quelle “stranezze” che spesso popola il nostro mondo.
Quello che a me piace è il modo come pure fantasie presenti solo nella sua mente diventino poi oggetti reali e pratici come possono essere i francobolli.
Sicuramente è l'immaginazione di un ragazzino in un corpo di adulto.

Per chi volesse approfondire l'argomento esiste in commercio un testo che racconta la sua vita “The World of Donald Evans” di Willy Eisenhart.



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